mi chiedono di verificare se il loro bambino ha la ADHD...
mi dicono che la maestra/il pediatra ha detto che è troppo iperattivo... che non è mai attento....
Ma è bene fare un po' di chiarezza su cos'è la ADHD.
Non dobbiamo infatti fare l’errore di scambiare un bambino vivace per un bambino con ADHD.
La differenza è sostanziale.
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è un disturbo di origine neuro-biologica che si esprime con uno stato persistente di agitazione psico-fisica, condizione psico-motoria che causa grave disagio al bambino stesso, oltre che ai suoi genitori. Tale disturbo è caratterizzato da un livello di attenzione scarso, inadeguato per lo sviluppo, o da aspetti di iperattività e impulsività inappropriati all’età, o da entrambi. Si tratta di bambini con alti livelli di attivazione, i quali non possono stare fermi, sono irrequieti e impulsivi, parlano incessantemente e spesso ad alta voce.
La vivacità, invece, è un tratto emotivo-caratteriale, spesso caratterizzato da impulsività e irruenza, ma sostanzialmente gestibile.
Per fare la diagnosi è necessaria una valutazione diagnostica di uno psicologo o di un neuropsichiatra infantile, né le insegnanti né il pediatra ha gli strumenti per farlo.
Infatti, oltre a questionari per genitori e insegnanti, si somministrano test standardizzati e il bambino con ADHD cade, dimostrando prestazioni gravemente deficitarie nei compiti di attenzione, ad esempio.
Per porre diagnosi di ADHD il disturbo deve essere presente per almeno sei mesi e causare compromissione in almeno due ambiti (casa e scuola, ad esempio). Il disturbo, inoltre, deve manifestarsi prima dei 7 anni.
Il DSM-IV, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, elenca tre sottotipi di ADHD:
- tipo con disattenzione predominante;
- tipo con iperattività-impulsività predominanti;
- tipo combinato.
Per un elenco completo dei criteri diagnostici potete visitare il sito dell'Aidai.
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