"Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino; abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo"


venerdì 8 novembre 2013

Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)

Sempre più spesso vengo contattata da genitori che...
mi chiedono di verificare se il loro bambino ha la ADHD...
mi dicono che la maestra/il pediatra ha detto che è troppo iperattivo... che non è mai attento....

Ma è bene fare un po' di chiarezza su cos'è la ADHD.

Non dobbiamo infatti fare l’errore di scambiare un bambino vivace per un bambino con ADHD.

La differenza è sostanziale.

Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è un disturbo di origine neuro-biologica che si esprime con uno stato persistente di agitazione psico-fisica, condizione psico-motoria che causa grave disagio al bambino stesso, oltre che ai suoi genitori. Tale disturbo è caratterizzato da un livello di attenzione scarso, inadeguato per lo sviluppo, o da aspetti di iperattività e impulsività inappropriati all’età, o da entrambi. Si tratta di bambini con alti livelli di attivazione, i quali non possono stare fermi, sono irrequieti e impulsivi, parlano incessantemente e spesso ad alta voce.
 La vivacità, invece, è un tratto emotivo-caratteriale, spesso caratterizzato da impulsività e irruenza, ma sostanzialmente gestibile.
Per fare la diagnosi è necessaria una valutazione diagnostica di uno psicologo o di un neuropsichiatra infantile, né le insegnanti né il pediatra ha gli strumenti per farlo.
Infatti, oltre a questionari per genitori e insegnanti, si somministrano test standardizzati e il bambino con ADHD cade, dimostrando prestazioni gravemente deficitarie nei compiti di attenzione, ad esempio.

Per porre diagnosi di ADHD il disturbo deve essere presente per almeno sei mesi e causare compromissione  in almeno due  ambiti  (casa e scuola, ad esempio).  Il disturbo, inoltre, deve manifestarsi prima dei 7 anni.

Il DSM-IV, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, elenca tre sottotipi di ADHD:
  1. tipo con disattenzione predominante;
  2. tipo con iperattività-impulsività predominanti;
  3. tipo combinato.
Così, un bambino può essere inquadrato in un disturbo caratterizzato da soli sintomi di disattenzione o da sintomi di iperattività e impulsività ma senza disattenzione (Rapoport J.L. e Ismond D.R.,2000).
Per un elenco completo dei criteri diagnostici potete visitare il sito dell'Aidai.

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