"Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino; abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo"


domenica 29 aprile 2012

Missione compiti

Titolo: MISSIONE COMPITI. Manuale di sopravvivenza per i genitori
Autore: Gianluca Daffi

Quante volte vi è capitato di dover litigare con i vostri figli per convincerli a sedersi alla scrivania e fare i compiti?

Quanti pomeriggi avete passato cercando in tutti i modi di far loro entrare in testa qualche pagina del libro di testo?

Purtroppo molto spesso lo spazio quotidiano dedicato ai compiti a casa più che in un momento importante di crescita per genitori e figli diventa una vera e propria «battaglia».

Questo libro è un "manuale di sopravvivenza" dedicato a mamma e papà.
L'autore suggerisce tattiche e strategie per organizzare in modo astuto ed efficace il momento dei compiti.

Innanzitutto affronta un tema di grande attualità: perchè è importante fare i compiti a casa. In particolare rintraccia 3 obiettivi primari nell'eseguire i compiti:
1. fornire all'alunno tempi e spazi di riflessione personale
2. potenziare le competenze apprese o in via di sviluppo
3. portare a compimento il processo di apprendimento iniziato in classe

Inoltre, grazie ai compiti, sarà possibile aumentare il senso di responsabilità, lo sviluppo dell'autodisciplina e il senso di efficacia del bambino.

Più volte l'autore sottolinea l'importanza di non fare i compiti al posto del bambino; inoltre spiega anche come sia fondamentale il modo in cui il genitore stesso si pone davanti ai compiti del figlio. Il bambino non deve avere dubbi sul fatto che per mamma e papà quei compiti sono importanti tanto quanto lo sono per lui.

L'autore descrivere 3 possibili ruoli dei genitori di fronte ai compiti:

- ARBITRO
si siede accanto al figlio e comincia ad osservare come svolge i compiti; "fischia" a ogni mossa sbagliata, minaccia punizioni se lo sportivo batte la fiacca; nei momenti più critici può arrivare ad espellere il suo giocare dal campo completando al suo posto i compiti

- SPETTATORE
si accomoda accanto al giocatore, segue attentamente le sue azioni, si esalta quando riesce e si arrabbia quando "fa cilecca". Non prende parte alla partita ma si accontenta di formulare commenti, criticare...

- ALLENATORE
come un vero mister che ha l'obiettivo di favorire la crescita di un proprio atleta...
potrebbe mai sostituirsi a lui durante un allenamento? accetterebbe di guardarlo faticare inutilmente senza intervenire con esortazioni che possano guidarlo, suggerendogli strategie, spronandolo al raggiungimento di una preparazione in miglioramento?

Il genitore, quindi, dovrebbe avere un ruolo di sostegno ed essere una presenza rassicurante e "provocante".

Per capire se un compito sia ben svolto, sottolineando che gli errori sono fondamentali e che "solo chi non fa non sbaglia", il genitore-allenatore dovrebbe porsi tre domande:
a. il bambino è soddisfatto di come ha lavorato?
b. il bambino è sereno?
c. il bambino è ancora carico?

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