"Se cerchi l'infinito lo troverai nel sorriso di un bambino; abbi cura di quel sorriso, è l'anima del mondo"


mercoledì 21 marzo 2012

Il cestino dei tesori


Anche se i nostri bimbi non sanno ancora muoversi in autonomia, gattonando o camminando, possono già iniziare a “scoprire” il mondo già da seduti.

Ecco come.
Il cesto dei tesori è un gioco inventato oltre trent’anni fa da Elinor Goldschmied, una psicopedagogista britannica e rivolto ai bambini di età compresa fra i 6 e i 10 mesi.
In questo periodo infatti iil bambino:
* sperimenta e coordina le sue funzioni motorie, percettive e spazio-temporali
* afferra, dondola, lancia, sbatte, porta alla bocca gli oggetti
* il piacere che deriva da questi giochi, spinge il bambino a ripeterli più volte consentendogli il riconoscimento e la generalizzazione

Il cesto dei tesori consiste in un cesto di vimini o altro materiale naturale di circa 35 cm di diametro e circa 12 cm di altezza (ma io per comodità ho usato anche le scatole di latta dei biscotti) riempito con oggetti vari che hanno la caratteristica di essere “non strutturati”, sono cioè oggetti molto semplici fatti esclusivamente con materiali naturali: legno, metallo, gomma, carta, tessuto, pelle, pelo, cartone, corno ecc.
Meglio evitare gli oggetti di plastica e qualunque oggetto di altro materiale sintetico.

Ai bambini, seduti di fronte al cesto viene lasciata massima libertà di esplorare gli oggetti che preferiscono, gli oggetti vengono afferrati, toccati, passati da una mano all’altra e portati alla bocca, esaurita l’esplorazione di un oggetto il bambino ne sceglierà un altro. Il ruolo dell’adulto in questo gioco è tendenzialmente quello di osservatore.

Durante il gioco col cesto dei tesori i bambini dimostrano una grande capacità di concentrazione, il gioco riesce a coinvolgerli per intervalli di tempo che, considerata l’età, sono sorprendenti.

Lo scopo degli oggetti contenuti nel cesto è quello di offrire la massima varietà di stimoli ai cinque sensi:

* al tatto attraverso la diversa consistenza, forma e peso degli oggetti,
* all’olfatto attraverso la varietà di odori dei materiali,
* al gusto, quest’ambito è più limitato ma i materiali offrono sapori diversi,
* all’udito attraverso i diversi rumori offerti dalla manipolazione degli oggetti,
* alla vista attraverso il colore, la forma, la lunghezza e la lucentezza degli oggetti,

A questo scopo nel cesto possono essere inseriti:

* oggetti di origine naturale: pigne, conchiglie, castagne, pietre di fiume, spugne naturali, gusci di noce di cocco,
* oggetti di materiali naturali: gomitoli di lana/cotone, sottopentola in paglia, pennelli da barba, spazzolino da denti, pettini in legno, spazzole in setole naturali
* oggetti di legno, sonaglini, mollette da bucato, anelli delle tende, cucchiai, portauova,
* oggetti di metallo, mazzi di chiavi, catenelle, fruste da cucina, pentolini, scatole dei sigari, coperchi dei vasetti di marmellata, piccole grattuge, formine per biscotti, tappo da vasca con catenella,
* oggetti in pelle, tessuto, gomma, pelo: piumino per cipria, pezzi di tubi di gomma, palla da tennis, borsette in pelle con cerniera, pacchettini ben cuciti di tessuto con lavanda, timo, chiodi di garofano, calzascarpe di osso.

L’IMPORTANTE è CHE PERò IL BAMBINO NON VENGA MAI LASCIATO SOLO CON QUESTI OGGETTI SENZA LA SUPERVISIONE DI UN ADULTO

Pubblicato anche su http://benestantiecontenti.com/2012/03/14/cestino-dei-tesori/

Dottssa Myriam Frittoli

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